Una delle novità riguardanti l’ambito delle costruzioni in muratura strutturale è rappresentata dall’innovazione concernente l’introduzione del sistema costruttivo denominato “muratura confinata” che in precedenza non era stato dichiaratamente inserito in alcuna delle normative tecniche nazionali, anche se già da molti anni era incluso nei cosiddetti Eurocodici.
Dunque, con le NTC 2018 viene concesso di fare uso della muratura portante confinata insieme ai sistemi già in uso della muratura portante ordinaria ed armata; la muratura confinata è una tecnica che è già utilizzata in numerosi Paesi Europei anche in dipendenza di una migliore risposta sismica e quindi prestazionali rispetto alla muratura non armata.
La muratura confinata è di fatto una muratura formata da elementi artificiali di tipo pieno e semipieno, corredata da elementi di confinamento in muratura armata o in calcestruzzo armato. Il progetto della muratura confinata va redatto in osservanza a quanto dettato negli Eurocodici strutturali.
È pure facoltà del progettista fare riferimento ai criteri di progetto e regole di dettaglio di cui al paragrafo 7.8 delle NTC 2018, in relazione agli soggetti ad azione sismica.
Va sottolineato, a onor del vero, che gli Eurocodici non rivelano particolari approfondimenti in ordine alla progettazione del sistema “muratura confinata” e i criteri di verifica sono molto semplificati e cautelativi e non sempre allineati con la letteratura tecnica e le esperienze normative rispetto a Paesi non europei.
Per la muratura confinata introdotta dalle NTC 2018, con valori di agS > 0.075g, le pareti sismo-resistenti devono edificarsi con spessore minimo di 24 cm, la snellezza massima di valore minore di 15 e il rapporto minimo tra la lunghezza del muro, L e h’ (altezza massima delle aperture adiacenti alle pareti) maggiore di 0.30.
Sono altresì state introdotte le regole di dettaglio per le costruzioni di muratura confinata, i cui progetti devono rispettare i seguenti requisiti:
-gli elementi preposti al confinamento orizzontale e verticale devono tra di loro essere ancorati agli elementi costituenti il sistema strutturale principale; a garanzia di un collegamento efficace fra gli elementi di confinamento e la muratura, il calcestruzzo dovrà essere gettato in opera dopo la realizzazione della muratura;
-la minima dimensione trasversale degli elementi di confinamento sia orizzontali che verticali dovrà essere non minore di 150 mm. Per le pareti a doppio foglio lo spessore degli elementi di confinamento deve connettere i due fogli ed il loro confinamento;
-gli elementi di confinamento posti verticalmente dovranno porsi:
a) sui i bordi liberi di ogni parete strutturale;
b) su entrambi i lati delle aperture aventi area maggiore di 1,5 m 2,0;
c) all’interno delle pareti, con passo non superiore a 5,0 m,
d) all’incrocio delle pareti strutturali, e in quei casi dove gli elementi di confinamento più prossimi sono a distanza superiore a 1,5 m.
Gli elementi di confinamento posti orizzontalmente devono posizionarsi nel piano della parete per ogni piano e con passo non maggiore di 4,0 m; l’armatura longitudinale degli elementi di confinamento dovrà avere un’area o non inferiore a 300 mmq o a un valore pari all’1% della sezione dell’elemento di confinamento; le staffe dovranno avere diametro non inferiore a 6 mm e passo max di 15 cm. Per i ferri lunghi la sovrapposizione di lunghezza pari a 60 diametri.
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