SMARTPHONE: VERSO LA PRODUZIONE ECOCOMPATIBILE

SMARTPHONE: VERSO LA PRODUZIONE ECOCOMPATIBILE

La produzione di smartphone è molto impattante per l’ambiente. La tecnologia attuale impiega circa  70 kg di risorse naturali per comporre ed assemblare  un solo smartphone, e queste risorse naturali in maggior parte  provengono da zone in perenne conflitto ove comandano i signori della guerra o da miniere di minerali come le terre rare, dove le estrazioni sono sostenute attraverso lo sfruttamento e il lavoro forzato di persone le cui condizioni sono al limite della schiavitù.

Eppure, usando il tuo smartphone il più a lungo possibile sei attivamente coinvolto nel limitare la produzione di nuovi dispositivi e quindi a preservare sia il nostro ambiente che la popolazione meno fortunata. Finalmente sempre più governi l’hanno capito!

A fare da capofila l’Unione Europea che propone dei piani tendenti ad una tecnologia meno inquinante, infatti, sta spingendo i produttori di smartphone a offrire dispositivi che non solo siano ecologici, ma anche meno costosi e che si possono sostituire o riparare a basso costo. un’altra proposta è quella di produrre i telefonini con le batterie rimovibili e standardizzate, tali da essere facilmente sostituite in caso di usura senza dover ricomprare il telefono o senza che ci si rivolga ogni volta a centri specializzati.

Web design ecocompatibile

L’importanza dell’eco-design non può essere sottovalutata. Il web design ecologico non è importante solo per la produzione e la funzione nei dispositivi fisici, ma anche con il software che permette ai nostri gadget di comunicare online con le reti WIFI o 4G – 5G.

Le implicazioni dietro questa misura sono immense: ogni azione eseguita attraverso questi mezzi richiede risorse come il consumo di elettricità da una centrale elettrica, da dove viene tutta questa energia? Con una popolazione umana sempre più numerosa e rapidi progressi tecnologici, abbiamo bisogno di soluzioni più sostenibili ora più che mai se gli esseri umani vogliono avere qualche possibilità di sopravvivenza!

Nell’era della tecnologia e dell’informazione i centri di memorizzazione sono una  necessità. Essi sono importanti per la loro capacità di memorizzare grandi quantità di dati sulle reti di flusso che collegano le persone di tutto il mondo. Infatti questi centri e le loro attività rappresentano il 4% di emissioni di gas serra e il 10% dei consumi dell’energia mondiale. Ma poiché ogni anno sempre più individui possiedono uno o più smartphone, questi numeri dovranno giocoforza essere rivisti verso l’alto, anche perché oltre a internet usiamo sempre più applicazioni di successo come Messenger o Whatsapp, con ulteriore consumo energetico e quindi emissioni inquinanti.

Proposte ecocompatibili

La batteria al grafene è una tecnologia quasi “miracolosa” che ha rivoluzionato  il modo in cui alimentiamo i nostri dispositivi elettronici. Le batterie al grafene forniscono un modo per i dispositivi di immagazzinare energia in modo più efficiente ed in minor tempo con accumulo di energia staticamente sulla superficie.

Gli uomini hanno la capacità di generare “energia umana” , questo potrebbe essere l’ingrediente chiave del nostro futuro, un carburante pulito e rinnovabile. Esistono già dispositivi che usano il calore umano come fonte di energia alternativa, come alcuni orologi che possono funzionare o a contatto con la pelle o si affidano al calore del corpo per la ricarica. Si sta studiando affinché sia possibile che anche per gli smartphone si giunga a sfruttare l’energia ed il calore del corpo umano,

Un’altra idea interessante è quella proposta dal MIT, questa innovazione permetterebbe di sfruttare l’energia sonora che ci circonda e convertirla in batteria per i nostri smartphone utilizzando solo nanogeneratori. Immaginate un mondo in cui il vostro smartphone può essere ricaricato senza dipendere dall’elettricità o dalle batterie. Il MIT ha sviluppato un’idea innovativa che sfrutta l’energia sonora intorno a noi per alimentare il dispositivo, il che significa che basta parlare abbastanza vicino perché si ricarichi in modo completamente autonomo!

La tecnologia proposta dai ricercatori del Massachusetts Institute of Technology potrebbe portare non solo alla creazione di nuovi tipi di smartphone, ma anche di altri dispositivi con esigenze di autosostentamento energetico.

La “batteria al litio-zolfo zolfoè una tecnologia che è stata sviluppata per la prima volta in Australia. Ha alta efficienza energetica  abbastanza potente da dare agli smartphone un’autonomia di cinque giorni senza bisogno di ricarica.

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